Voci dal Terzo settore
Banco Alimentare: quando la solidarietà sconfigge lo spreco
A cura di Lorenzo Roberto Quaglia
Un viaggio nel cuore di un’organizzazione che trasforma eccedenze in opportunità
Ogni anno in Italia tonnellate di cibo perfettamente commestibile finiscono tra i rifiuti, mentre milioni di persone lottano per mettere insieme un pasto dignitoso. In questo scenario contrastante, il Banco Alimentare rappresenta una risposta concreta e tangibile al problema dello spreco alimentare e della povertà. Fondato nel 1989, questo ente non profit ha fatto
della lotta contro lo spreco alimentare una missione per il bene comune. Ma come funziona esattamente questa “macchina della solidarietà”? E qual è il suo impatto sulle nostre comunità?
La missione: ridurre lo spreco, sostenere chi è in difficoltà
Il Banco Alimentare si occupa di recuperare eccedenze alimentari dalla grande distribuzione, dall’industria alimentare, dall’agricoltura e dalla ristorazione. Questi prodotti, pur essendo
perfettamente commestibili, vengono scartati per motivi estetici o di mercato.
L’organizzazione li intercetta prima che diventino rifiuti e li trasforma in risorse preziose per le fasce più vulnerabili della popolazione che riceve aiuto alimentare dalle Organizzazioni
Partner Territoriali. Ogni alimento recuperato diventa un’opportunità per chi vive situazioni di disagio. Con un’efficiente rete di distribuzione, il Banco Alimentare collabora con oltre 7.600 Organizzazioni Partner Territoriali (OPT), come mense per i poveri, case-famiglia e centri d’ascolto, raggiungendo più di 1,7 milioni di persone ogni anno.
Un impatto che fa la differenza
I numeri raccontano una storia di successo: solo nel 2023, il Banco Alimentare ha recuperato 119.138 tonnellate di alimenti, equivalenti a milioni di pasti salvati dalla discarica. Ma l’impatto del Banco non si ferma ai dati. Dietro ogni chilo di cibo c’è una famiglia aiutata, una persona che ritrova dignità, un sorriso strappato alla disperazione.
Maria, volontaria di una organizzazione partner convenzionata con il Banco Alimentare della Lombardia, racconta: “Ogni giorno vediamo persone che arrivano con la testa bassa e se ne
vanno con un sorriso. Non diamo solo cibo, ma anche speranza.”
Inoltre, il Banco Alimentare continua a stringere partnership significative per ampliare il suo raggio d’azione. Ad esempio, il progetto “Da Chicco a Chicco” di Nespresso ha recentemente donato 120.000 piatti di riso al Banco Alimentare della Puglia e della Daunia, contribuendo in modo concreto al sostegno delle comunità locali. Anche l’iniziativa “Amazon Local Good” ha supportato il Banco Alimentare del Veneto, dimostrando come le aziende possano giocare un ruolo cruciale nella lotta contro lo spreco alimentare e la povertà.
Iniziative che coinvolgono tutti: la Colletta Alimentare
Una delle attività più conosciute è la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, un evento che coinvolge migliaia di supermercati e milioni di cittadini in tutta Italia. Ogni anno, volontari e donatori si uniscono per raccogliere alimenti a lunga conservazione, dimostrando come la solidarietà possa diventare un gesto collettivo.
Nell’edizione del 2024, svoltasi il 16 novembre, l’iniziativa ha visto la partecipazione di oltre 155.000 volontari in più di 12.000 supermercati, raccogliendo 7.900 tonnellate di cibo da
destinare alle organizzazioni convenzionate che accolgono persone in difficoltà.
Questa mobilitazione nazionale sottolinea la semplicità di adesione alla Colletta Alimentare e l’inclusività di questo gesto di solidarietà collettiva nel contrastare la povertà alimentare.
Progetti innovativi per il recupero alimentare
Il progetto “RI-PESCATO” rappresenta un esempio innovativo di come il Banco Alimentare stia ampliando le sue attività di recupero, includendo prodotti ittici posti sotto sequestro e che altrimenti verrebbero sprecati. Questa iniziativa coinvolge amministrazioni pubbliche, finanziatori privati e una rete di organizzazioni non profit, dimostrando l’efficacia della collaborazione intersettoriale.
Il Banco Farmaceutico: un alleato nella solidarietà
Accanto al Banco Alimentare, un altro protagonista nella lotta contro le disuguaglianze si distingue per il suo impegno: il Banco Farmaceutico. Fondato nel 2000, il Banco Farmaceutico
si occupa da 25 anni di raccogliere farmaci donati per destinarli a persone in difficoltà che non possono permettersi cure adeguate. Ogni anno, grazie alla Giornata di Raccolta del Farmaco, migliaia di volontari e cittadini contribuiscono a donare medicinali essenziali.
Le due organizzazioni condividono una visione comune: trasformare lo spreco in opportunità e garantire dignità alle persone più vulnerabili. Se il Banco Alimentare interviene nel contrasto alla povertà alimentare, il Banco Farmaceutico rappresenta una risposta altrettanto fondamentale nel settore della salute. Insieme dimostrano che la solidarietà può davvero fare la differenza.
Conclusione
In un mondo dove le disuguaglianze alimentari e sanitarie sono ancora una sfida aperta, il Banco Alimentare e il Banco Farmaceutico dimostrano che è possibile trasformare uno
spreco in una risorsa e fare la differenza nella vita di milioni di persone. L’impegno di queste organizzazioni è un esempio di come la solidarietà possa diventare un motore di cambiamento sociale.
Non perdere l’occasione di contribuire! Dal 4 al 10 febbraio partecipa alla Giornata di Raccolta del Farmaco e aiuta il Banco Farmaceutico a portare cure essenziali a chi ne ha più
bisogno.